Depuratori d'acqua: quali scegliere per risparmiare

[galleria id=”2″]L’utilizzo dei depuratori d’acqua è essenziale per la salvaguardia dell’ambiente. Infatti, quale materiale potrebbe essere definito eterno? Semplice, la plastica. La plastica non è biodegradabile e quando viene immessa nell’inceneritore libera nell’atmosfera composti tossici quali diossina, acido cloridrico e polveri sottili. All’inquinamento dovuto al problema dello smaltimento dei rifiuti plastici, si aggiunge quello prodotto dagli autoarticolati su strada che trasportano migliaia di cassette di acqua su e giù per l’Italia. Ogni anno da noi vengono prodotte milioni di bottiglie di plastica che contengono soprattutto acque minerali di tutti i generi: ne vantiamo almeno 266 marche e siamo degli infaticabili consumatori di contenitori di plastica! In un precedente articolo avevamo preso in considerazione una possibile e sana alternativa al consumo di acqua minerale: l’acqua del rubinetto. Sì ma… il sapore? Per ovviare ai problemi di “gusto” esistono da diversi anni in commercio alcuni impianti di trattamento domestico delle acque che consentono di risparmiare diverse centinaia di euro ogni anno rispetto ai costi legati al consumo di acque minerali (oltre alla fatica fisica di dover portare a casa le bottiglie comprate al supermercato!).
 
Quali sono i sistemi chimici più usati per purificare l’acqua? Per esempio i filtri a carboni attivi, già noti nel Rinascimento quando era uso comune far scorrere l’acqua su un letto di carboni per migliorarne sapore e chiarezza. Il carbone ha un’elevatissima capacità di assorbire le sostanze e di trattenerle, specie se si tratta di materia organica o di cloro (che viene usato per la disinfezione delle acque potabili). Tuttavia i filtri si saturano con facilità e possono divenire terreno fertile per la proliferazione batterica. Ecco perché vanno sostituiti frequentemente. Poi esistono le resine a scambio ionico che sono molto utili a ridurre la durezza dell’acqua, ovvero il carico di carbonato di calcio, e a trattenere sostanze che possono essere tossiche per l’organismo umano quali nitriti, nitrati e diversi metalli pesanti.
 
Ma è l’osmosi inversa a farla da padrone in tema di purificazione dell’acqua. Si basa sul principio che le molecole di acqua pura possono migrare tra due soluzioni, separate da una membrana semipermeabile e a diversa concentrazione di sostanze disciolte. La membrana che filtra l’acqua possiede una porosità infinitesimale, il che vuol dire che è in grado di trattenere le sostanze più diverse a seconda delle loro dimensioni: batteri, metalli pesanti, idrocarburi, solfati, nitrati, nitriti. A questi trattamenti chimici è possibile abbinare un trattamento di tipo fisico come la sterilizzazione con lampade a raggi ultravioletti (UV) che hanno una capacità germicida praticamente assoluta. A seconda dei modelli e del principio di funzionamento, i prezzi dei depuratori domestici oscillano tra qualche centinaia e qualche migliaio di Euro. E necessitano di una manutenzione costante. Ma i costi vengono ammortizzati in poco tempo ed è possibile risparmiare diverse centinaia di Euro a fine anno.
 
Immagini tratte da:
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