Contro la caccia in Italia la LAV propone una marcia simbolica

caccia giornata apertura stagione venatoriaLa caccia in Italia scatena parecchie polemiche, soprattutto da parte degli animalisti, che puntano alla protezione degli animali. In particolare a far discutere sono i numeri degli animali uccisi ogni anno a causa dell’attività venatoria, da molti definita sportiva. Eppure non si è fatto molto fino ad ora per la tutela degli animali da questa pratica che anno dopo anno si rinnova. E non si tratta soltanto di un’intenzione fine a se stessa, in quanto in primo luogo il tutto implica la messa in atto di una coscienza ecologica, che pensi alla conservazione della biodiversità.

Si dovrebbe pensare a non toccare gli equilibri naturali che stanno alla base del nostro ecosistema. Basti pensare che in tema di biodiversità solo in Italia sono 58.000 le specie animali a rischio estinzione. Ecco perché occorrono misure urgenti. D’altronde i numeri sulla caccia degli animali dell’ultima stagione venatoria presentano la questione in modo molto evidente.
 
La caccia in Italia ha già suscitato polemiche con la preapertura e le discussioni senza dubbio continueranno. Chi vuole far sentire la propria protesta può prendere parte alla Marcia della Pace Perugia – Assisi, che è stata organizzata per il 25 settembre, una marcia simbolica che intende protestare anche contro le recenti norme, le quali causano enormi danni alla fauna selvatica, lasciando più margine d’azione ai bracconieri.
 
Impegnarsi per la tutela della biodiversità significa attivarsi per la conservazione ambientale, che porta vantaggi a tutta la collettività. In questo senso sono piuttosto utili le azioni di sensibilizzazione ambientale, come appunto la marcia voluta dalla LAV.