Cleantech Open: tecnologie super-ecologiche

[galleria id=”543″]Si è concluso pochi giorni fa il contest dedicato alle innovazioni tecnologiche per l’ambiente e l’ecologia. i “Cleantech Open National Business Plan Competition” della California hanno mostrato al pubblico novità interessanti dal punto di vista delle eco-tecnologie. Scopriamo insieme di cosa si tratta.

Dal 2006 sono stati 125 i team di sviluppo di progetti a favore della tutela ambientale, finanziati dal premio e dalla pubblicità. Da questi piani utili al progresso ambientale, sono derivati circa 700 posti di lavoro.
 
I vincitori di questa edizione sono gli ideatori della EcoFactor. Si tratta di un’azienda focalizzata alle soluzioni per il risparmio energetico domestico. L’idea è semplice ma geniale: un software permette di gestire automaticamente il termostato di casa per ottenere il maggiore risparmio di energia alla migliore prestazione possibile. Questa trovata vince 250mila dollari, da reinvestire in progetti verdi e con l’ausilio di uffici nuovi e servizi di consulenza gratuita.
 
Il Presidente della giuria, Christopher O. Vargas, spiega che “Quest’anno è stato molto difficile scegliere il vincitore ma abbiamo deciso di premiare la EcoFactor perché è riuscita a ottenere due ottimi risultati in un colpo solo: ridurre l’impatto del consumo energetico sull’ambiente e i suoi costi per l’utente“. Gli altri progetti selezionati per l’ultima fase del concorso sono stati 70, facenti parte di 5 diverse categorie. Questa è stata la prima edizione dove i partecipanti non erano tutti provenienti dalla California.
 
Il progetto secondo classificato appartiene alla Alphabet Energy di Berkeley, sviluppatrice di un sistema in grado di riciclare la dispersione termica adoperandola sottoforma di nuova energia. Il macchinario cardine dell’invenzione è un miniconduttore capace di trasformare il calore ad un costo minimo (1 dollaro/Watt), ed è il progetto più economico in assoluto nella sua specie.
 
Altro progetto degno di nota è di proprietà della Micromidas di Sacramento: grazie a processi chimici, è stata in grado di trasformare le acque di scolo in un elemento di preparazione per ottenere bioplastica. Il procedimento si basa su meccanismi biologici naturali: l’acqua a nutre i microrganismi che successivamente costituiranno la plastica biologica. Il tempo di decomposizione è sconvolgente: pochi mesi, contro i 1000 anni richiesti dalle materie plastiche sintetiche di derivazione petrolifera.
 
Altre invenzioni degne di nota: la casa portatile della Homergent, la carta non riciclabile resa riciclabile tramite conversione termochimica dalla Solar Alchemy Inc., mini-pannelli solari montabili da sè della Armageddon Energy, pulizia del petrolio dalle acque della A-Z Comp, un dispositivo per regolare le emissioni nocive della FuelSavers Technologies, energia pulita dalle alghe marine della Repleshenergy.
 
Immagini tratte da:
cleantechopen.com
treehugger.com