Centrale Diamante, energia e arte si fondono

[galleria id=”361″]C’è una grande novità in Toscana. Si chiama Diamante e sorgerà nel comune di Vaglia, vicino Firenze. Diamante è una centrale energetica progettata con tecnologie solari e a idrogeno.

Il progetto è stato sviluppato dall’Università di Pisa e dall’Enel e il suo scopo è quello di dare energia elettrica a centri, edifici e costruzioni di rilevante valore artistico e ambientale.
 
L’energia ricavata dalla centrale servirà a illuminare i viali del parco naturale di Pratolino che sorge appunto nel comune di Vaglia, in Toscana. Come ha spiegato Luigi Maffei, ordinario di Architettura tecnica della facoltà di Ingegneria dell’Università di Pisa “la centrale funziona anche in mancanza di sole grazie alla produzione e accumulo di idrogeno ed ha una struttura versatile sulla quale sarà possibile sperimentare nel tempo i più evoluti sistemi fotovoltaici“.
 
Molto particolare anche l’aspetto della centrale Diamante. La sua forma infatti ricorda il dodecaedro di Leonardo-Pacioli e delle cupole geodetiche dell’architetto Richard Fuller.
 
A quanti si chiedono a cosa serve la centrale basta sapere che si tratta di un impianto che verrà inserito all’interno di parchi naturali con impatto zero e fornirà energia agi stessi.
 
La centrale Diamante è alta 12 metri, ha un diametro di 8 metri fatto da quasi 40 pannelli fotovoltaici a celle microcristalline e 42 facce in vetro temprato. All’interno della struttura ci sono tre sfere di vetroresina con serbatoi a idruri metallici il cui scopo è accumulare energia idrogena.
 
Insomma, si tratta di una interessante centrale energetica che, a differenza delle precendenti, ha anche un grande valore artistico e si ispira a un nome importantissimo come quello di Leonardo da Vinci.