Biomasse: una stufa a risparmio energetico

[galleria id=”61″]Secondo quanto riportato da Greenreport, in Brasile è stata prodotta Geralux, una stufa a legna che permette non solo di cucinare ma anche di produrre energia elettrica consentendo un discreto risparmio energetico.

Composta di parti in ferro e alluminio, Geralux consuma il 30-35% in meno della legna che viene utilizzata comunemente per cucinare. Si tratta di uno strumento ideale per oltre 12 milioni di persone che vivono nel cuore dell’Amazzonia – e noi aggiungiamo per tutte quelle che nel mondo hanno scarso, quando non addirittura nullo, accesso all’energia – e non sono raggiunte dalla rete elettrica. Inoltre non è strettamente necessario dover abbattere alberi per ottenere legna da ardere poiché la foresta amazzonica abbonda di biomassa naturale (alberi e rami caduti, residui dell’agricoltura) che può alimentare perfettamente questa stufa.
 
Questa invenzione potrebbe trovare spazio nelle scuole poiché da un lato permetterebbe di cucinare nelle mense scolastiche e dall’altro di fornire energia elettrica alle aule, oltre a “dare luce” a tutte quelle comunità che vivono in luoghi remoti o molto isolati. I primi prototipi della stufa hanno prodotto energia elettrica sufficiente a far funzionare un televisore e cinque lampadine. L’energia elettrica viene poi immagazzinata nelle stesse batterie che vengono utilizzate nelle automobili. Le biomasse vegetali – quali i residui forestali, gli scarti del legno (segatura, trucioli, ecc), i rifiuti solidi urbani – rappresentano una non trascurabile fonte di energia rinnovabile. Tutto ciò assume un’importanza ulteriore soprattutto per le comunità più povere e prive di mezzi.
 
Immagini tratte da:
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