Alimenti alcalinizzanti: l'elenco dei cibi [FOTO]

[aptica-gallery id=”56031″]Alimenti alcalinizzanti: quali scegliere per riequilibrare il ph del nostro organismo? L’equilibrio acido-base del nostro organismo è di importanza fondamentale, tanto che i processi vitali hanno origine solo se il ph è stabile e leggermente alcalino, mentre se si posiziona su valori acidi si verifica un pericoloso accumulo di tossine. Le condizioni di acidità del nostro ph sono determinate da condizioni di vista stressanti, sedentarietà, orari di sonno sempre più ridotti e l’introduzione di alimenti sempre più ricchi di additivi.

Tutto questo, con il tempo provoca uno stress cellulare ossidativo, che comporta negli anni una modifica della cellula e ci espone a patologie degenerative importantissime, come i tumori, invecchiamento precoce e patologie cardiovascolari. Per questo è fondamentale ricorrere a cibi alcalinizzanti che possano ridurre l’acidità e optare per la cosiddetta dieta alcalinizzante, che prevede il consumo di vegetali freschi e alcuni tipi di frutta, riducendo drasticamente le proteine animali, il latte, gli zuccheri, soprattutto alla fine di un pasto, ma ancor di più l’apporto di caffeina ed alcoolici.
Alimenti acidi e acidificanti: qual è la differenza?
E’ importante fare una distinzione tra alimenti acidi e alimenti acidificanti, così come è importante capire che l’acidità di un alimento non dipende dal ph del cibo, quanto piuttosto dalla soluzione contenente le ceneri residue rimaste dopo la loro digestione. Così alcuni alimenti, che sono acidi all’origine, come per esempio la frutta acida, possono alterare l’equilibrio del corpo virando verso l’acidità, solo se vengono mescolati nello stomaco insieme ai carboidrati, generando l’acido ossalico. Limone e pompelmo, alimenti a prima vista acidi, sono invece altamente basici, tanto che vengono consigliati per alcalinizzare le urine: i loro acidi vengono, infatti, trasformati in sostanze alcaline utili al nostro organismo.
L’elenco di frutta e verdure alcalinizzanti
uva
Le verdure migliori sono soprattutto quelle di colore arancione, ma anche in parte le verdure a foglie verdi, principalmente crude nei centrifugati e nelle insalate: aglio, asparagi, cavolo, broccoli, sedano, funghi, zucchine, cetriolo,cipolla. Attenzione alle solanacee: patate, peperoni, melanzane e pomodori, in alcune persone possono determinare un aumento di acidità, quindi sono da evitare in caso di infiammazioni o stress. In particolare le patate sono alcalinizzanti se mangiate con la buccia. Idem per spinaci, indivia e rape che sono alcalinizzanti solo se crudi, ma non se cotti. Fortemente alcalinizzanti sono le alghe marine, in particolar modo la spirulina.
Frutta semi acida e frutta dolce, principalmente cruda e non frullata, come avocado, uva, albicocche, fragola, pesca, prugna ciliegia, mirtillo, lamponi, mango, melone, anguria, papaya, kiwi.
Frutta acida, lontano dai carboidrati, come ananas, limone, lime, arancio e pompelmo. Tutta la frutta secca e le mandorle.
Cereali, erbe aromatiche e spezie alcalinizzanti.
acqua
Sono alcalinizzanti i cereali come il miglio e gli pseudocereali come la quinoa e l’ amaranto; il sale va ridotto, favorendo le spezie, le erbe aromatiche e il semi oleosi ricchi di omega 3: curcuma, chiodi di garofano, cannella, prezzemolo, peperoncino di cayenna, radice di zenzero, semi di zucca, semi di papavero, di lino, sesamo e la maggior parte dei semi in generale. Non meno importante, anzi fondamentale è l’acqua che si beve: un’acqua a residuo fisso elevato, determina una riduzione del ph verso l’acidità, quindi assumete acqua oligominerale, possibilmente basificata.
Alcalinizzanti sono anche vari tipi di olio, come quello extravergine di oliva, di avocado e di cocco.
Come condimento, citiamo l’aceto di mele e il miso, un condimento derivante dai semi di soia gialla, usato per condire o insaporire zuppe.